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Doppia detersione per infiniti trattamenti futuri: il rituale agricosmetico

August 05, 2024 · · One minute read

Si è soliti pensare che la skincare si debba fare esclusivamente alla rimozione del trucco, ma questo non può che essere solamente un falso mito. La detersione è importante affinché la pelle venga pulita da residui vari, come lo smog. Se poi questa è fatta doppia, come quella coreana, tanto meglio!

Spesso, la detersione del viso viene ridotta a un mero gesto di rimozione del make-up. Un rituale serale svogliato e distratto, per affrontare la nottata senza troppi sensi di colpa. 

Partiamo da un’evidenza: perché la pelle sia pronta ad accogliere futuri trattamenti, occorre detergerla in profondità. Risvegliarla a inizio giornata e liberarla a sera dalle impurità accumulate, per spianare la strada ai benefici a lungo termine.

Il primo gesto di cura per una pelle pulita, luminosa e in salute è la detersione. Ma, nell’arco delle nostre frenetiche giornate, quando dovremmo ricordarci di farla? Con che frequenza? E in quali step? Esiste un metodo ormai noto a tanti – se non tutti – che è la doppia detersione.

In cosa consiste la doppia detersione? L’importanza di tenere la pelle pulita

 

Trend o no, la doppia detersione è ormai entrata a fare parte della routine di molte persone. Questo vero e proprio rituale – ispirato alla famosa skincare routine coreana e, soprattutto, all’arte giapponese di rimuovere l’elaborato trucco bianco che, ogni giorno, le geishe realizzavano sul proprio viso – aiuta ad agire in profondità, sotto lo strato superficiale della pelle. 

La doppia detersione prevede due fasi: quella a base oleosa, che interviene rimuovendo make-up e impurità, e quella a base acquosa, utile a lavare tutte le impurità della pelle, tramite di prodotti specifici a base d’acqua.

In fondo, l’equilibrio dell'organismo e l'aspetto della pelle sono l'uno lo specchio dell'altro: e ciò che risplende in superficie non può che essere il riflesso del benessere che, giorno dopo giorno, è riuscito a penetrare in profondità.

Fico d’India: origine, falsi miti e frontiere… compresa quella virtuosa dell’upcycling 

 

Tutte le stagioni portano con sé un frutto che le contraddistingue, con un immaginario ben preciso, ricordi e atmosfere olfattive intrecciate a doppio filo. Il fico d'India ha lo straordinario potere di evocare l'estate, con i suoi frutti che maturano tra i 20° e i 30°C, tanto familiari nei panorami mediterranei del Sud Italia.

Alcuni falsi miti? Innanzitutto, la provenienza: la sua pianta grassa è originaria del Messico ed è stata importata in Europa solo dopo il XIX secolo. Con l’India non ha niente a che fare, e il misunderstanding si deve a Cristoforo Colombo che, proprio in India, credette di essere approdato quando la vide per la prima volta. Leggenda narra che fosse una pianta velenosa portata dai Turchi in Sicilia per distruggere il popolo siciliano. Fortuna volle che i suoi frutti risultassero dolcissimi e ricchi di proprietà miracolose, e che l’impresa risultò fallimentare. 

Le pale, ovvero le foglie del Fico d’India hanno una composizione fibrosa ricca di polisaccaridi, con un potere antiossidante e riepitelizzante, simile (e persino superiore) a quello dell’Acido Ialuronico. Queste molecole svolgono inoltre una funzione protettiva che combatte le infiammazioni, lasciando la pelle idratata e sana.

Ed ecco che, grazie all’upcycling, ciò che normalmente è ritenuto uno scarto diventa una nuova risorsa. Un vero e proprio ingrediente agricosmetico, con nuove possibilità di valere.

La doppia detersione secondo Oway: arriva la linea Cleanse

Nella nuova linea Cleanse di Oway abbiamo scelto di riscrivere la storia di questa preziosa risorsa, trasformando le pale nell’ingrediente principe: un vero e proprio serbatoio di preziosi fito-attivi vegetali.

La collezione è adatta a tutti i tipi di pelle e permette di realizzare una cleansing routine personalizzata dalle elevate performance professionali.

La nuova formula Oway Skincare prevede due soluzioni trasversali, che superano le tradizionali differenze tra tipologie di pelle e la purificano senza irritarla, preparandola agli step successivi della routine quotidiana.

Un rituale in più step, che si apre con un detergente struccante viso e occhi dalla texture trasformante, che rimuove tutti i tipi di trucco, anche quelli waterproof. Per la doppia detersione, un percorso personalizzato a seconda della tendenza – secca, mista o impura – della tua pelle. Infine, a chiusura, uno step agricosmetico che dona una sensazione di freschezza e radiosità, idratando e proteggendo la pelle.

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